La Sardegna è stata ancora una volta teatro di massicce esercitazioni militari, organizzate dalla NATO e dallo Stato italiano, iniziate a metà aprile e tuttora in corso nell’isola.
In principio si è svolta Mare Aperto (13 aprile – 6 maggio), la più grande esercitazione della Marina militare che ha visto impegnate le unità della Squadra navale per oltre tre settimane nelle acque sarde, scenario per cui è stato interdetto un ampio tratto di mare da Costa Rei a Teulada. A bordo delle navi hanno operato militari e civili provenienti da 23 paesi.
Quasi in concomitanza ha preso il via Noble Jump (17 aprile – 12 maggio), esercitazione di guerra organizzata dalla NATO, che ha visto coinvolte truppe italiane, tedesche, norvegesi, olandesi, ceche e lussemburghesi.
Noble Jump, come da copione, ha visto i proclami dello Stato italiano – stavolta con la voce dell’Ammiraglio di Divisione Fabio Agostini – sull’ipotetico benessere portato in terra sarda dalle esercitazioni militari, tra cui rinascita economica del territorio e ricadute occupazionali; tralasciamo per rigetto il proclama integrale.
Dulcis in fundo, Joint Stars (8 maggio – 26 maggio), qualificata come l’esercitazione più importante della Difesa italiana, diretta e pianificata dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che vede impegnati più di quattromila uomini e donne e circa 900 tra mezzi aerei, terrestri e navali, con esercitazioni all’aeroporto di Decimomannu, nei poligoni di Teulada e Quirra e nelle zone marittime antistanti.
La Sardegna è occupata da oltre il 65% del demanio militare dello Stato italiano e i due poligoni militari più grandi d’Europa, a Teulada e Quirra; si fa carico ogni anno di un’invasione di uomini e mezzi che non portano nessun beneficio economico, causando invece un danno ambientale e sociale incalcolabile.
ProgReS ritiene non più prorogabile la chiusura dei poligoni, la revoca dell’affidamento delle bonifiche alle forze armate e una progressiva smilitarizzazione della Sardegna.
La Sardegna non può continuare a essere un campo di battaglia per le guerre degli altri.
Per questo, Progetu Repùblica de Sardigna dà piena adesione al Corteo contro l’occupazione militare della Sardegna organizzato da A Foras, in programma il 2 giugno a Cagliari, nella consapevolezza che solo una grande mobilitazione di popolo potrà liberare la nostra terra.
Invitiamo tutti gli iscritti e i simpatizzanti a una partecipazione attiva.