In risposta all’Assessora all’Agricoltura Murgia sulla “crisi delle cavallette”

Dopo l’uscita del comunicato di ProgReS dell’11 Maggio 2022 riguardante l’emergenza dovuta all’invasione di cavallette nel territorio del centro dell’Isola, l’Assessora all’Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna – Gabriella Murgia – rispondendo ad un post sui nostri canali social (sul profilo FB del Partito) si è limitata a copiare ed incollare il testo della Legge Regionale 1 giugno 1999, n. 21.

Ora, non capiamo se con questo messaggio l’Assessora volesse allontanare le responsabilità dell’inadeguato intervento sull’emergenza da parte del suo Assessorato – per farle ricadere sugli Enti Provinciali – ma vorremmo ricordare che:

  • L’azione delle Province si esprime dal 1999 attraverso l’attività dei Centri Anti-insetto,  eredi diretti dell’ERLAAS (Ente Regionale per la Lotta Anti-Anofele in Sardegna) istituito nel 1946 e del “Centro Regionale Antimalarico e Anti Insetti”  istituito nel 1953, che tanto avevano fatto nel debellare la malaria in Sardegna. Attualmente ad essi compete una azione ordinaria di monitoraggio e controllo e di disinfestazione a servizio degli Enti Locali (Comuni, Ats, istituti scolastici, etc…).
  • Questi Centri si occupano prevalentemente di lotta antilarvale contro zanzare, zecche e blatte – attività considerata ordinaria e stagionale – e di quella contro i patogeni vegetali quali per esempio la processionaria del pino e il punteruolo rosso.
  • L’attività viene svolta anche sotto segnalazione e su richiesta degli Enti. Al centro Anti-insetti competono anche gli interventi in caso di infestazioni da ratti.

Spiace constatare che l’Assessora all’agricoltura associ l’invasione delle cavallette – che attualmente interessa circa 30 mila ettari e che a detta dei tecnici dell’istituto di entomologia agraria dell’Università di Sassari andrà a colpire circa 50 mila ettari di terreno produttivo agricolo ovviamente su più province – ad una attività di derattizzazione o alla disinfestazione antizanzara prevista e programmata annualmente.

Che questo evento, di carattere straordinario e di portata di interesse generale per il territorio sardo,  sia stato ampiamente sottovalutato e soprattutto mal gestito della istituzioni regionali è appurato, ma ci stupisce che ancora oggi l’Assessora non colga la gravità della situazione e la necessità di un intervento sia immediato che a medio-lungo termine.

Stupisce anche perché – già nel 2019 – lo stesso Assessorato aveva invocato l’aiuto del Ministero delle Politiche Agricole e manifestato l’intenzione di portare il problema davanti alla Conferenza delle Regioni sia contro il fenomeno delle cavallette che per quello delle cornacchie.

Malgrado nel 2019 sembrasse un problema di estrema urgenza, il tavolo tecnico invocato già l’estate scorsa dalla organizzazioni di categoria è stato istituito solo da poche settimane; la disinfestazione è iniziata da poco e prosegue con difficoltà e con interruzioni nel fine settimana: uno spreco di soldi e risorse umane visto che, con tali modalità e con tali interruzioni, risulta essere praticamente inutile.

In questi mesi da parte dell’Assessora abbiamo assistito prima a dichiarazioni che hanno scaricato sugli allevatori la responsabilità del proliferare dell’evento (perché non avrebbero coltivato i terreni e non avrebbero fatto opera di prevenzione con l’aratura), e ora ad uno “scaricabarile” sulle Province, per altro Enti notoriamente a corto di risorse economiche e umane, oltre che guidate da amministratori straordinari di nomina politica dal 2016. A fronte di tutto questo disastro i sardi, in particolare quelli che lavorano e investono nelle campagne, si aspettano non temporeggiamenti e accuse, ma una forte assunzione di responsabilità da parte dell’Assessorato e degli Enti Regionali che dovrebbero culminare anche con le dimissioni della stessa Assessora Murgia.

Segreteria Natzionale – Progetu Repùblica de Sardigna

Condividi: